Camminare seduce

24 novembre 2013 at 12:45
Azimut-domenicale
“I piedi sono importanti, hanno dunque una storia e vanno elogiati. Sono metafora di tante altre capacità, oltre a quelle più risapute e – come vedremo – essi danno vita a “camminate” assai diverse tra loro. Le nostre attrazioni amorose, del resto, dipendono non poco dal passo, dalle movenze in cammino, dalle sinuosità dell’incedere di chi ci colpisce. Un corpo ci ammalia e seduce per il suo passeggiare e deambulare naturale; più che per quel suo correre al trotto stereotipato in un parco. Ne siamo sedotti da lontano, per come a noi si avvicina o, dopo, ci volge le spalle”.
Duccio Demetrio, Filosofia del camminare

Azimut domenicale – Felicità raggiunta

17 novembre 2013 at 11:19

azimut domenicale

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e’ dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case

Eugenio Montale – Ossi di seppia

Azimut domenicale – La marcia

10 novembre 2013 at 04:48

la marcia

“Non ho mai tanto pensato, tanto vissuto, non sono mai tanto esistito, stato tanto me stesso, se così oso dire, quanto in quelli (i viaggi) che ho compiuto da solo e a piedi.
La marcia ha qualcosa  che anima e ravviva le mie idee: non posso quasi pensare quando resto fermo; bisogna che il mio corpo sia in moto perché io vi metta il mio spirito. La vista della campagna, il susseguirsi degli aspetti piacevoli, l’aria aperta, il grande appetito, la buona salute che acquisto camminando, la libertà della locanda, la lontananza da tutto quel che mi richiama alla mia situazione, tutto ciò libera il mio animo, conferisce più audacia al mio pensiero”.

Jean-Jacques Rousseau, Le Confessioni