Viaggio al centro dello zaino dell’Hipster-escursionista

5 ottobre 2013 at 17:43

hipster's zaino passero escursionista

Per chi negli ultimi anni fosse stato rapito dagli alieni, è doverosa una premessa capace di rispondere al seguente quesito: «Cosa diavolo è un Hipster?»

Innanzitutto sarebbe bene usare il “chi”, dato che l’Hipster è una tipologia di essere umano nato a Williamsburg, zona del quartiere di Brooklyn newyorkese, e da lì poi emigrato in tutto il globo terraqueo.

Si tratta di un’intellettualoide che ama la cultura alternativa ed evita invece come la peste bubbonica la massificazione in ogni sua declinazione.

Letteratura best seller, cibo da supermercato, moda da grandi magazzini, sport gettonati, cine-panettoni… ecco quali sono i nemici numero uno dell’hipster più incallito, che a questi predilige titoli sfornati dall’editoria indipendente, alimenti biologici e gourmet, abiti sartoriali o vintage acquistati in garage market, pellicole presentate al Sundance Film Festival, sport come il bike polo e le bocce, tanto per citarne alcuni.

E, tanto per citarne un altro, un passatempo per cui gli hipster di oggi vanno letteralmente in visibilio è l’escursionismo.

Dal momento che uno dei suoi tratti peculiari è l’essere ecologico e rispettare la natura, non c’è hobby che possa meglio sposarsi con questa sua eco-filosofia del trekking.

Eppure non si tratta solo di green-philosophy e passeggiate en plein air: ad attirare inesorabilmente a sé quell’allodola dell’hipster è la quantità di specchietti luccicanti che il mondo dell’escursionismo offre.

Stiamo parlando della miriade di accessori e gadget kitsch&chic assiepati nell’armadio, nei cassetti e sulle mensole del mountain-addict, ossia gli zaini, i coltellini svizzeri, le borracce multicolor, gli scarponcini, le T-shirt a tema, ma anche i sacchi a pelo e le tende tanto vintage da riprodurre fedelmente addirittura la muffa degli anni Settanta.

Visto che l’estetica hipster ha trovato nuova linfa vitale nella pellicola diventata cult ancora prima di uscire nelle sale, ossia Moonrise Kingdom di Wes Anderson, quella del Boy Scout è diventata una delle tante divise ufficiali dei radical nerd baffuti&occhialuti.

Ma andiamo ad analizzarla nel dettaglio, partendo dal vestiario per poi completare il tutto con una carrellata sugli accessori must have.

Il guardaroba del vero hipster escursionista si compone dei seguenti indumenti:

- camicia con fantasie camping, perfetta quella di Nice Things (di nome e di fatto, http://www.nicethings.es/lookbook-2013-camping-en&lookId=795)

- pantaloncini corti, possibilmente griffati Cheap Monday

- calzettoni con fantasie nordiche tipo cervi e fiocchi di neve

- maglietta con stampa/scritta ironica che prenda in giro gli escursionisti

- scarponcini da trekking modello vintage

 

Una volta recuperati tutti questi capi d’abbigliamento, è d’uopo occuparsi  del resto del necessaire, in primis passando al setaccio gli accessori pratici e utili per poi scadere nel kitsch mero e puro, elencando alcune delle tante “buone cose di pessimo gusto” alla Gozzano con cui si può riempire il proprio zaino.

Ecco dunque la lista della spesa dell’escursionista fashion:

 

- zaino (da scegliere delle seguenti marche: Herschel, Fjällräven, Freitag, Vans o al massimo North Face)

- borraccia rigorosamente ecologica e in alluminio della SIGG

- coltellino svizzero Victorinox, possibilmente in edizione limitata (http://www.victorinox.com/ch/category/Limited-Edition/1011?f=category&v=1/1011&m=add&)

- coltellino Opinel di legno

- la pinza multiuso Skeletool di Leatherman (http://www.leatherman.com/product/Skeletool_CX)

- sacco a pelo anni Settanta

- porta-shampoo di latta di Lush con relativo shampoo solido 100% biodegradabile per lavarsi i capelli in un ruscello http://www.lush.it/shop/product/product/path/147_148/id/398/capelli-shampoo-solidi-portashampoo

- dentifricio naturale di Rebis (http://www.rebis-cosmetici.it/web/i-prodotti/bocca-barba-naso-e-orecchie/dant-dentifricio-naturale)

- sapone 100% biodegradabile di Fattoria di Belcanto (http://www.fattoriadibelcanto.net/09/content/index.php?act=read&id_cnt=3920)

- orologio con pannelli solari della Casio

- bussola vintage recuperata in soffitta dalla nonna

- eBook Reader possibilmente con pannelli solari per ricaricarlo ecologicamente

- se proprio siete ancora legati al cartaceo, libro di almeno seconda o terza mano che verta sul mondo dell’escursionismo, dall’Almanacco delle Giovani Marmotte al The Backpacker’s Field Manual

- taccuino Moleskine per annotare pensieri da escursionista, tipo “Alle ore 14.00 mi sono fermato all’ombra di una quercia e ho osservato una cinciallegra giocare in una pozzanghera”.

- matita da temperare rigorosamente con il coltellino

- mappe come piovesse

-binocolo per birdwatching

- lanterna vintage

- torcia ecologica a dinamo

 

Ora siete pronti per partire alla volta di qualche vetta sperduta.

E non dimenticatevi di instagrammare la qualunque.

 

 

Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto è giornalista freelance e autrice televisiva. Si occupa di musica, cinema, moda e lifestyle. Ha pubblicato i romanzi Sushiettibile e I bambini sono nati con successo e per Fazi, ne Le Meraviglie, il doppio romanzo Circuito Chiuso/Annales, (nel 2012 al primo posto nella classifica degli eBook più venduti in estate da Amazon).
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